IL TEATRO COMUNALE AFFOLLATO
PER “IMMAGINI... CRISPIANO”
Relatori: Silvia Laddomada, Luca Lopomo, Mario Volpe, Gianpaolo Annese, giornalista de “Il Resto del Carlino” di Modena. La serata ha avuto una conclusione spassosa con i tre musicisti Antonio Palmisano, Vito Santoro e Michele Vinci, che hanno inscenato parodie sull’attività di Annese in Biblioteca e nel paese.
Franco Presicci
Era prevedibile una così vasta partecipazione di gente al Teatro Comunale per la presentazione dell’ultimo libro di Michele Annese “Immagini...Crispiano”. E un’attenzione così vigile, commossa alle parole dei relatori. Nell’aria si avvertiva la presenza dell’ex direttore della Biblioteca “Carlo Natale” e segretario generale della Comunità Montana e dalle parole usate per lui, meritate, meritatissime, lontanissime da ogni retorica, si capiva che quell’uomo che aveva il passo di chi non ha fretta se non di realizzare le idee che ha messo in cantiere, era amato e stimato da tutti.
Teatro comunale di Crispiano |
Un uomo di grande esperienza, che non aveva tempo né voglia di perdersi in chiacchiere, di promettere con l’intento di non mantenere; un uomo che ha fatto di tutto per diffondere il libro, contribuendo allo sviluppo culturale della comunità. Un uomo seguito, starei per dire un mito, anzi no, lo dico. Ha dato tutto quello che poteva per la sua Crispiano, ha messo a disposizione di tutti la sua saggezza, la sua conoscenza del territorio, la sua esperienza di “costruttore” infaticabile, dando fra l’altro consigli illuminanti a chi amministrava la città e chi ha fatto orecchio da mercante ha capito dopo che Michele Annese era una fonte di luce.
Io vivo a Milano, ma telefonavo spesso a Michele, che consideravo un fratello minore a cui non avevo niente da insegnare, se non qualche barzelletta che scandalizza chi ha falsi pudori. Con lui si poteva parlare, dialogare, scherzare, fare dell’ironia. Sapeva ascoltare anche a lungo e rispondeva con parole brevi ma efficaci. Era spiritoso, a volte, ma sempre garbato, rispettoso. Era un uomo colto, intelligente. Amante della musica. Assiduo al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, dove conosceva tutti, da Franco Punzi, che della rassegna era il presidente, a Nico Blasi, direttore della rivista “Umanesimo della Pietra”, Elio Greco, presidente della Fondazione “Nuove Proposte” e amico di Guido Le Noci, gallerista di livello internazionale a Milano (nato a Martina). Fu promotore del volume “Le cento masserie di Crispiano”, apprezzato dappertutto.
I relatori, da sx Mario Volpe, Luca Lopomo, Silvia Laddomada e Gianpaolo Annese |
Michele parlava raramente in prima persona. Ha promosso mille iniziative, accolte con entusiasmo. Si ricordano il libro nei condomini, Il libro nelle vetrine dei negozi, il libro presentato dagli stessi autori. Usava sempre il pronome “noi”, includendo nel discorso anche i suoi collaboratori, tutti straordinari.
La morte era già in agguato e lui pensava al libro presentato l’altra sera e al periodico che aveva fondato: “Minerva News”, che doveva continuare a vivere. E allora chi poteva assumere la sua eredità meglio di ogni altro se non Donato Basso, suo genero, a cui l’altro giorno ho detto: “Sei tu adesso il direttore”. E lui: “Il direttore è sempre Michele”, facendomi piangere: la mia reazione ogni volta che si nomina Michele, soprattutto in quella veste, anche se con Donato ho un rapporto meraviglioso.
Silvia Laddomada |
Ho assistito alla presentazione di “Immagini”, grazie ai “video” che mi ha mandato Donato e ho notato la sua emozione e quella del figlio di Michele, Gabriele, seduto in prima fila. (Gabriele è un solerte e preparato e volenteroso consigliere comunale, che ha accolto volentieri qualche suggerimento di quel papà eccezionale che non si vantava mai di niente, anche se aveva inventato e portato a termine tante opere che rimarranno negli annali di Crispiano).
La vita e le opere di Michele sono state dunque ripercorse l’altra sera dalle persone scelte per quel compito. Una di loro ha detto: “E’ presente nel ricordo dell’amore che ha avuto per la città, per la sua cultura. Ha fatto conoscere il valore dei libri. Era la rappresentazione – ha detto Mario Volpe, già commissario del Comune - di come deve essere un uomo di cultura: curioso, aperto, disponibile... Investire nella crescita delle nuove generazioni, con l’invito alla cultura e alla libertà di pensiero”. Angela Schena, editrice del libro, colpita quella sera dall’influenza, ha mandato una lunga lettera in cui dice che anche attraverso i suoi libri Michele Annese continua a vivere oltre il ricordo di coloro con cui ha condiviso tanti momenti operosi”.
La moglie Silvia Laddomada, giornalista come Michele (per anni corrispondente de “La Gazzetta del Mezzogiorno”), già professoressa di italiano in una scuola di Martina Franca, direttrice dell’Università del Tempo Libero e del Sapere, ha illustrato il volume, la cui presentazione era prevista per la celebrazione del centenario dell’autonomia di Crispiano, nel 2019. “Per varie vicende non è stato presentato per quella data, per cui questo terzo volume è stato pubblicato a cura dell’autore, nel rispetto delle attese dei concittadini che avevano aderito all’”Operazione cassetto”, inviando foto vecchie e nuove per la realizzazione del progetto. Nelle ultime pagine del libro, completato a dicembre del 2023 -ancora Silvia - ha inserito diverse foto della collezione di famiglia per lasciare il ricordo di una vivace e soddisfacente vita familiare fino all’epilogo, dignitosamente affrontato, di una vita terrena impegnata a dare lustro al proprio territorio”. Quando Silvia ha accennato alla famiglia, ai nipoti, che lui amava moltissimo, è stata colta dall’emozione, riprendendosi con l’incoraggiamento degli applausi. Silvia, con voce pacata e colloquiale, ha ripercorso un po’ la storia dei tre volumi, dedicati alla gente di Crispiano. Il saluto ai convenuti è stato dato dal sindaco Luca Lopomo. Ha condotto la serata Gianpaolo Annese, giornalista del “Resto del Carlino” di Modena, fondato nel 1885. Il valente cronista per 40 minuti ha tracciato un’analisi antropologica di una notevole quantità di immagini, che sono state proiettate su uno schermo gigante mentre lui descriveva l’evoluzione dell’abbigliamento, i mestieri, le posizioni delle persone ritratte, l’atmosfera.
Gianpaolo Annese presenta un estratto delle foto |
Per concludere la serata sono saliti sul palco Vito Santoro, noto virtuoso della fisarmonica e fine dicitore, Michele Vinci e Antonio Palmisano, già fedele e premuroso collaboratore di Michele nel suo tempio della cultura. I tre hanno fatto divertenti parodie sull’attività di Michele in biblioteca, suscitando valanghe di applausi. In ultimo l’intervento della figlia Marzia che ha voluto ricordare il suo papà condividendo con i presenti alcuni vividi ricordi.
Momento musicale |
Se nell’aldilà c’è una finestra con affaccio sul mondo terreno, Michele ha vissuto ogni attimo della manifestazione e sarà soddisfatto del modo in cui è stato celebrato il suo terzo libro su “Immagini… Crispiano” e del gran numero di crispianesi che hanno affollato il teatro dalla prima all’ultima fila (c’era gente anche in qualche palco). Presenti in prima fila anche la figlia Antonella e anche i nipotini, che un giorno potranno dire con orgoglio: “Quello era nostro nonno”.
Non poteva andare meglio di così il tempo dedicato a una figura così elevata, dotata di carisma, di un rilevante calibro umano e intellettuale, di una grande capacità comunicativa: un personaggio che tra l’altro sapeva dire la parola giusta al momento giusto. Che dire di più?. Ho una biografia conservata nella memoria, che se ne lascia andare un frammento travolge le pagine del giornale, che non sono di gomma. Ma qualcuno un giorno sentirà il dovere di scrivere un libro su quest’uomo straordinario, che lascia tracce incancellabili, non soltanto a Crispiano. Tornerò ancora in quel brandello di terra pugliese, che grazie a Silvia e a Michele mi ha accolto tante volte; tornerò anche per rendere omaggio a un personaggio che ha dato molto anche a me, tra l’altro facendomi tessere solidi rapporti umani.
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