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mercoledì 27 settembre 2023

Meritato premio a Michele Annese

UN PRIMATTORE, UN APRIPISTA, UN GRANDE

CHE HA DATO LUSTRO ALLA CITTA’ DI CRISPIANO

Premio alla carriera

Uno degli ex sindaci, Scialpi, in brevi pennellate ha tracciato il profilo del premiato. 

Alla cerimonia hanno partecipato anche sindaci di paesi vicini e di Crispiano.

Se a Crispiano ci fosse un albo di “Patriae decus”, dovrebbe iniziare con il nome di Michele.

Franco Presicci

Premio più che meritato. Crispiano lo ha dato a Michele Annese, per l’impegno da lui profuso con l’intento di elevare il clima culturale, non soltanto della sua città. Lo riconoscono in molti, anche quelli che vivono lontano dalla Puglia. Michele Annese ha fatto davvero tanto per il territorio: in anni più recenti ha dato vita all’Università del tempo libero e del sapere, dove ogni settimana si svolgono conferenze su vari argomenti, compresa la vita quotidiana di una volta.

 

Annese, sindaco Serio

Per la cronaca, a rinverdire quei tempi è stato Vito Santoro, bravissimo fisarmonicista e menestrello godibile. Silvia Laddomada, moglie di Michele, che ha illustrato in diverse serate la “Divina Commedia”, e  altri capisaldi della letteratura italiana ed altri amici che hanno intrattenuto i partecipanti con interessanti argomenti storici, artistici, musicali,giuridici, sociali e psicologici. Michele, si è tenuto sempre e continua a tenersi in disparte, per lasciare spazio agli altri. Alle serate partecipa un pubblico entusiasta, tra cui è stato notato spesso il poeta Salvemini, che tra l’altro è stato ospite delle pagine del quotidiano “La Repubblica”.

Il premio consegnato ad Annese è dedicato a tutta la sua carriera: cinquant’anni spesi a creare, dirigere e arricchire sempre più la Biblioteca “Carlo Natale”, e ad organizzare dibattiti, incontri con autori di alto livello, come Alberto Bevilacqua, corsi di ogni genere, dal cucito al computer. Michele Annese è un uomo di talento, sensibile, altruista, che ha a cuore Crispiano e la sua gente, incurante delle umiliazioni, dei bastoni tra le ruote. A suo tempo fu l’anima di un grosso e prezioso volume, “Le cento masserie di Crispiano” (oggi introvabile), strutture rurali, centri e fulcro del lavoro contadino, architetture pregevoli, testimonianze dell’ingegno umano. Il volume, edito nell’88 dopo anni di lavoro tenace e intrepido, fu accolto con notevole interesse dagli intenditori.

Romano Gualdi
Contiene il profilo dei vari complessi rurali, la loro storia, le imprese dei briganti, l’impegno per le gravine…, con un corredo di bellissime foto di Romano Gualdi. Ripeto: lodi a Michele Annese, che in un altro libro, “La Biblioteca di Crispiano”, ha ripercorso la vita di quest’oasi, di cui, ribadisco, è stato pilota per tanti anni, facendo contemporaneamente il segretario generale della Comunità Montana di Gioia del Colle e di Mottola. Anche questa sua fatica ha un valore rilevante, pieno com’è di testi, ritagli di giornali, immagini, titoli., interventi, ricordi personali, insomma una “ricostruzione” minuziosa di un tempio della cultura.

Bevilacqua con alcuni Collaboratori della Biblioteca di Crispiano

Alla presentazione, a Martina Franca, al tavolo dei relatori sedettero fra gli altri Luciano Violante, presidente della Camera dei Deputati, l'avv. Elio Greco, presidente della Fondazione "Nuove Proposte e Franco Punzi, già sindaco di Martina, presidente del Festival della Valle d’Itria e cittadino onorario di Crispiano.  L’evento fu ripetuto a Crispiano, alla masseria Francesca, con altrettanto successo.

Michele Annese a Crispiano è insostituibile. Tra l’altro è anche una persona che mette sempre in evidenza la costanza e la preparazione dei suoi collaboratori, senza mai aggiungere che lui è l’inventore delle idee, il regista, il suggeritore, il comandante della nave. E quando un progetto viene varato da altri, incoraggia, pur stando dietro le quinte, sostiene, consiglia, mettendo generosamente a disposizione la sua esperienza di psicopompo, come direbbe l’indimenticabile Piero Mandrillo.

Ex assessore Ettorre, Annese, Serio
Memorabile la serata alla masseria Pilano per festeggiare il gemellaggio con la Grecia, fra “lìmme” (mi si perdoni il dialetto tarantino) di mozzarelle e canestri di ciliegie- ferrovia. Insomma Michele non è stato solo il cuore della Biblioteca, dove ha realizzato davvero opere tese alla crescita del suo contesto sociale, spesso imitato da altri in provincia, nella regione e oltre. E per dirla tutta, era un piacere, entrando nella Biblioteca, vedere decine di studenti con il capo chino su libri e giornali, e persone anziane desiderose d’informarsi. La Biblioteca ai suoi tempi era una fonte, un pozzo inesauribile, una ricchezza di risorse. Promosse il Centro Montaliano, quindi una estesa collezione di quotidiani e riviste, mostre di pittura, conferenze, dibattiti… Qualcuno disse che se Michele Annese non ci fosse lo si dovrebbe inventare. E menomale che c’è, altrimenti fabbricare uno come lui sarebbe un’impresa ardua.

Un brano della sua biografia non scritta. Un giorno di molti anni fa, vincitore di concorso, decise di trasferirsi al Nord, a Torino. Ma un gruppo di concittadini lungimiranti lo tirò giù dal predellino del treno, supplicandolo di non intraprendere quel viaggio. Se lo avesse fatto, sarebbe sicuramente arrivato ai vertici di una casa editrice o di una istituzione o di altro, ma Crispiano non avrebbe avuto la “Carlo Natale”.

 

A suo tempo presi parte a una rievocazione storica messa in scena in una masseria, dove in un angolo erano sedute donne che lavoravano all’uncinetto o filavano; in un altro erano appostati artigiani e artisti, uno dei quali, Mimino Miccoli, esponeva i suoi don Chisciotte eseguiti con fili di metallo con vera arte (non è il solo soggetto della sua produzione), mentre intorno si aggiravano uomini possenti vestiti da briganti e con i fucili a tracolla.

Sembrava di essere ai tempi di Pizzichicchio, al secolo Cosimo Mazzei, catturato nella gola del camino della masseria Ruggeruddo,  o del sergente Romano o di Ciro Annicchiarico. Una sera mi condusse in un ristorante mostrandomi su una parete un enorme dipinto che raffigurava lo scontro, alla masseria Belmonte, tra la banda di Pizzichicchio e la Guardia Nazionale.(foto sopra).

Lo definisco stakanovista. Infatti non si ferma mai, un’idea, un progetto, una iniziativa a ritmo continuo: c’era lui dietro la sagra delle lumache di Liuzzi, con tantissime persone accomodate ai tavoli disposti vicino alla chiesa della Madonna della Neve a gustare il profumo dei gasteropodi e il loro sapore. Poco prima mi aveva accompagnato a vedere l’allevamento che lo stesso Liuzzi aveva allestito.

Annese,l'attore martinese Montanaro, Silvia Laddomada
Grazie a lui avevo cominciato a frequentare Crispiano, le sue chiese, le sue vie, la Sagra “d’u diavulìcchie askuànde”, la chiesa di San Michele Arcangelo, parroco don Romano, le feste, le processioni viste sfilare dal balcone dalla suocera, Antonietta, donna bellissima e intelligente, cordiale (ricordo i suoi sorrisi comunicativi e gioiosi), il fumo e il profumo “de le gnumarjidde” che usciva dalle macellerie. Non so se a Crispiano esista un elenco di “Patriae decus”, come a Martina, ma se ci fosse, Michele Annese sarebbe il primo della lista.

Ex assessore Frassanito, gruppo di Collaboratori, Annese
Spesso mi sono chiesto dove trovi tanta energia e se la notte riposi senza sognare il programma per il giorno dopo. Tra l’altro è sempre presente alle iniziative di Martina Franca, come la Rassegna musicale, dove viene invitato con Silvia, professoressa d’italiano, “dea ex machina” dell’Università crispianese, che io seguo attraverso Facebook. E lo incontro al Piccolo Teatro di Milano, capoluogo in cui viene presentato il Festival alla presenza di artisti, critici, giornalisti, melomani.

Michele ha anche incoraggiato la Fondazione Nuove Proposte di Elio Greco, commemorato in luglio in una sala del Palazzo Ducale di Martina, occasione in cui è stato tra i relatori con Nico Blasi e Francesco Lenoci…. Adesso ha in mente altri percorsi. Tra cui anche la stesura di un volume.

Che storia, la sua.
 Scialpi,ex sindaco di Crispiano-1984

Con tutto quello che ha fatto nella Biblioteca, le pagine dei giornali dovrebbero essere di gomma per contenerle tutte. Se io e altri conosciamo tante masserie (la Pilano, La Monti del Duca, l’Amastuola, la Triglie…) il merito è suo, di quest’uomo pacato, riservato, schivo di elogi.

Benvenuto, dunque, a questo Premio. Gli è stato consegnato sere fa nella masseria Triglie, dove, durante la manifestazione, hanno parlato i sindaci Serio e il sindaco Lopomo, prima dell'ex sindaco Scialpi che, rimarcando l’attività svolta da Michele, riconosciuta in Italia, ha ricordato l’opera coraggiosa ‘Le cento masserie di Crispiano‘.

Michele, un motore che funziona con continuità e coraggio. C’era, nell’Amministrazione comunale chi remava contro, ha ricordato l'arch. Scialpi, ma Michele Annese è un primattore, che con il suo lavoro ha dato lustro alla città e ha speso la propria vita per contribuire al benessere culturale dei concittadini e alla difesa del patrimonio storico del territorio. Michele a suo tempo ha anche ospitato in Biblioteca il comitato per la difesa delle grotte basiliane. Una vita dedicata al territorio; parole del sindaco Scialpi, che ha concluso con una osservazione molto applaudita: “Ci troviamo di fronte al caso di un padre, Michele, personaggio prestigioso, già direttore di un pianeta culturale e sociale; e il figlio, Gabriele, consigliere comunale”. Auguri a entrambi.

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         IL GRAZIE AGLI AMICI CHE HANNO VOLUTO PREMIARMI

Annese,Serio(alle spalle De Rosa),Lopomo,Scialpi

Doveroso dire grazie agli Amici che hanno voluto assegnarmi il "Premio alla Carriera". Certamente un piacere per me, soprattutto considerando che il rito ufficiale di fine carriera  non si è celebrato, neanche per prassi, nonostante i 50 anni di dedizione, come operatore culturale in un' Istituzione,  diretta alla crescita del paese e alla promozione turistica del territorio. Un motivo in più per publicizzare l'ambito riconoscimento riservatomi, per motivazioni ben più significative: condividere  i meriti attribuitimi con i tanti collaboratori, passati e presenti , che hanno determinato il successo delle iniziative svolte nei 50 anni di attività della Biblioteca di Crispiano. A tanti di loro andava riservato qualcosa in  più del riconoscimento "liberatorio" di fine collaborazione; con l'amico Presicci, autorevole giornalista di "testate" nazionali, che dal 30 dicembre 2015 riserva  la sua seguitissima rubrica settimale a "Minerva News", con costanti riferimenti incoraggianti all'azione promotrice della Biblioteca di Crispiano e "generosi" apprezzamenti agli operatori, me compreso. Soprattutto partecipare ai Lettori la "la conquista di un premio, riferito al lavoro svolto con senso del dovere e di amore per la mia terra".

Nel corso della serata, è stato anche reso un omaggio a Franco Punzi,scomparso da poco.
Ai presenti alla serata, organizzata da un gruppo di Amici, sponsorizzata da Pino Russano, attuale gestore della masseria Triglie di proprietà della famiglia Grippa, sono  stati offerti un piatto con la tipica frisella del forno "Voglia di Pane", preparata dalla madre di Pino, signora Angelina De Rosa o un panino con la salsiccia crispianese della "Macelleria di Fabio Bello". Simpatica presenza dell'attore Lucio Montanaro.
Suggestiva la conclusione della manifestazione: per l’improvvisa mancanza della luce elettrica, il pubblico ha acceso i telefonini illuminando il buio con  centinaia di lucciole.

                                                                                                                        M.A.














1 commento:

  1. Io c'ero, veramente una serata memorabile. Il minimo è stato dare il premio meritatissimo a Michele Annese. 👏👏

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