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mercoledì 14 maggio 2025

Un viaggiatore mai stanco

 

GIRA TUTTO IL MONDO PER  RACCONTARE VITE

 
 
 


Goffredo Palmerini
Goffredo Palmerini, aquilano, giornalista e scrittore, in cerca di emigrati da ascoltare: successi, insuccessi, delusioni, umiliazioni. Conosce capi di governo e direttori di quotidiani e settimanali. E’ stato anche un esemplare amministratore comunale

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
FRANCO PRESICCI 




Non vorrei esagerare, ma credo che neppure Davis Levingston o Ferdinando Hegeliano e altri ancora abbiamo viaggiato quanto Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore acuto e attraente, sensibile e fertile.
Intervento di Palmerini
Lui non sale su un aereo o su un treno per passatempo, cambiare, godersi il sole di un Paese esotico per poi vantarsene. Come oggi fanno in tanti. Palmerini no: viaggia per incontrare gente, ascoltarla, conoscere le loro storie, le loro esperienze e fissarle nei libri e nei giornali. Non è solo un uomo curioso di vedere cose nuove, altre persone, scoprire altre mentalità, altri usi, altre tradizioni, altri paesaggi. Palmerini va alla ricerca di quelli che a suo tempo lasciarono il proprio Paese per guadagnare il pane, affrontando sacrifici, umiliazioni, discriminazioni. Palmerini vola in Messico, in Australia, in Brasile, in Canada, in Argentina e va in zone anche impervie, dovunque possa trovare una vita da snocciolare ai suoi lettori, che sono davvero tanti. E quando racconta, quelle vite, suscita emozioni, coinvolge. Ha il dono della scrittura scorrevole, limpida, senza artifici retorici, senza orpelli.
Rileggendo uno dei suoi libri ho approfondito la conoscenza di Mario Fratti e la sua casa-museo; il grande scrittore Jhon Fante e suo fratello Dante, che donò la macchina per scrivere a Paganica, in Abruzzo. Lui, Palmerini, Jhon Fante lo ha intercettato, ha raccolto ogni particolare della sua esistenza, anche l’atto di Bukosky di abbandonare la propria casa editrice, colpevole di aver rifiutato di dare alle stampe “Chiedilo alla polvere” del collega scrittore (oggi lo si trova presso Einaudi).
Mario Fratti

Non si contano le personalità in cui Goffredo ha scavato, le persone semplici che ha invitato ad aprirsi, confessarsi laicamente. Ha dato voce a centinaia di immigrati, che hanno nostalgia della terra di origine. Ha pescato a Little Italy, a New York, dove è stato chissà quante volte, a Buenos Ayres, a Sydney…
Il viaggio per lui è apprendimento , scoperta di luoghi e di popoli da trasmettere agli altri. E lo fa con la semplicità che fa parte del suo carattere. Tra le sue pagine si scopre l’anima dei personaggi che ha contattato, i loro sogni, le loro speranze, le loro frustrazioni. Sono porte che si spalancano e invitano ad entrare; sono confini che si lasciano oltrepassare; stazioni affollate di passeggeri in arrivo e in partenza. I suoi libri sono pieni di fatti, di eventi, ricordi, profili sapientemente delineati… Tra le sue opere “L’Italia dei sogni”, “Le radici e le ali”. Tutte opere che si offrono alla lettura.
Le radici di Goffredo Palmerini sono in Abruzzo, terra nobile, coraggiosa, tenace, che guarda avanti, non si piega, si ricostruisce dalle macerie, stupenda con le sue grotte scenografiche, il profumo dello zafferano... Palmerini è così, ha la forza dell’ulivo secolare, della quercia che va sempre più in alto. Ho riletto “Gran tour a volo d’aquila” e “Mario Daniele, il sogno americano”. Quando ripercorro brani dei suoi libri provo una sorta di gioia per lo stile e per il contenuto. Ogni libro porta ricchezza, riempie il cuore di sentimenti genuini. Ecco “Ti racconto così”. con calma, pazienza, chiarezza.
Dove vai, Goffredo, quale strada imbocchi questa volta? Inutile chiederlo, a volte fino all’ultimo momento non lo sa neppure lui. Lo immagino viaggiare ai tempi della locomotiva a vapore, che ispirò poeti, prosatori, pittori, con il suo stesso fumo che l’avvolge, facendola scomparire per un attimo. Sbuffa, sibila, rumoreggia, ingoia i binari senza correre troppo; la linea gradevole, la caldaia sempre rifornita, il conduce che si compiace del panorama da quella specie di finestra che è la sua cabina. Erano altri tempi. Sì, e Palmerini viaggiava seduto nello scompartimento con un libro in mano. Adesso, quella locomotiva, la vedo circolare nei video di facebook sulla tratta del Bernina.
David Sassoli

Non lo sa nemmeno lui da quanto tempo fa avanti e indietro da un Paese ad un altro. Lo capisci spaziando nei suoi libri, che contengono anche cronache, racconti vita vera. Aprendo “Ti racconto così”, s’incontra anche Papa Francesco, che fu in visita a L’Aquila; e il Columbus Day a New York; David Sassoli, il giornalista televisivo, la cui “forza proveniva dalle sue convinzioni, da suoi ideali radicati nella fede e maturate nelle esperienze della vita”.
Interessanti anche le pagine sulla riapertura dello storico ristorante “Le Tre Marie”, che, sorto nel 1912, annovera nell’albo d’oro“ personalità eminenti della poesia del belcanto, dell’arte: l’antico caffè che ha sempre coniugato storia e cultura. £ le pagone sulla “Lunga marcia delle donne nelle istituzioni?”, Si ha l’impressione di seguirla, quella marcia, se la si condivide. Con “Elham Hamedi, una voce di libertà in Iran nell’arte della poesia”, si prova commuozione, al pensiero che in quel Paese la donna è sottomessa.
Di Goffredo Lucilla Sergiacomo ha scritto: “Se Goffredo Palmerini fosse vissuto ai tempi dell’antica Roma, potremmo rintracciarlo nel novero dei Pontifex Maximi”, i magistrati che registravano negli “’Annales maximi’ i fatti più rilevanti, politici, militari…”. Palmerini pontefice massimo? Non siamo lontani dalla realtà. I “pontifex” venivano eletti e io il voto a Goffredo Palmerini, che fra l’altro è stato dirigente delle Ferrovie dello Stato, lo darei: come amministratore al Comune del capoluogo fino al 2007, parecchie volte assessore e vice sindaco, ha lavorato benissimo, riscuotendo il consenso dei cittadini. I tantissimi incarichi a lui affidati li ha svolti con competenza e coscienza.
Parte il bastimento

La sua attività giornalistica è lodevole: scrive su molte testate italiane ed estere, conosce tantissimi direttori di giornali e redattori, oltre a uomini di governo e a vertici delle istituzioni. Ha ricevuto moltissimi riconoscimenti in Italia e fuori: a Caracas premiato come personaggio dell’anno, anche per l’impegno solerte, costante, appassionato per le Associazioni abruzzesi nel mondo. Nel 2014 ha ricevuto il premio speciale dedicato a “Maria Grazia Cutuli”, la bravissima, coraggiosa collega del “Corriere della Sera” brutalmente assassinata nel 2001 in Afghanistan. Ha ottenuto numerose medaglie e attestati. E’ stato premiato anche come scrittore d’eccellenza. La lista è lunga. Ma Goffredo Palmerini resta un uomo saggio, cordiale, disponibile, concreto. E’ spesso invitato a prendere parte a trasmissioni televisive anche sui canali nazionali, non solo in occasione delle presentazioni dei suoi volumi.
E’ un uomo tranquillo, ha l’aspetto del parroco colto, paterno e ascoltato, prossimo a diventare vescovo. Il suo volto è incorniciato da una folta e ben curata barba fluente. Parla a voce bassa, con un linguaggio esplicito, mai pomposo, valuta bene le parole. E’ una pasta d’uomo. Agisce per contribuire ad un mondo migliore. Ha scritto su tanti argomenti: sulle meraviglie del nostro Paese, anche nell’ambito architettonico, paesaggistico. Si è interessato delle tradizioni regionali; svolge un’attività intensa con le comunità italiane all’estero: è membro del comitato scientifico del “Dizionario enciclopedico delle migrazioni nazionali all’estero”; e tante altre cose. Insomma Goffredo Palmerini non sta mai fermo. Esplora i tesori del suo Abruzzo; racconta il Fucino e la storia del lago e della gente marsa; scrive pagine toccanti sulla morte del grande drammaturgo Mario Fratti a New York, suo amico fraterno, Goffredo Palmerini è una fonte inesauribile di notizie. Il suo argomento principale è l’emigrazione, di cui è un esperto.
Palmerini a un convegno

Gli abruzzesi li segue ovunque e informa puntualmente sulle loro attività, a Milano o a Firenze, in Canada e in Brasile. I suoi cenni storici sull’emigrazione italiana, in particolare quella della sua terra nel mondo e quella femminile sono preziosità da custodire.
Forse Goffredo Palmerini di notte non dorme. Ha mille cose a cui pensare. Gli articoli, da mandare a quotidiani e settimanali, i libri da scrivere, un giornale da “cucinare” con le sue stesse mani, “La Prima Pagina”, arioso, ricco di contenuti, scritto con bravura. Goffredo Palmerini è un maestro, abile nel pilotare l’ammiraglia. E’ un uomo di cui si può godere l’amicizia, certo della sua lealtà, della sua schiettezza, della sua forza di abruzzese che non viene mai meno alla parola data. Ammiro molto Goffredo Palmerini: il suo stile, l’eleganza dei suoi modi, la dolcezza della sua parola. Quando mi arriva sulla scrivania una sua opera, abbandono tutto e gli dedico l’attenzione che merita, Goffredo Palmerini è un pilastro. Se tutti fossero come, il mondo girerebbe nella maniera giusta.

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